Archivio dei ricordi Pievarini - Pieve a Nievole (Pistoia)

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Quando anche i ragazzi andavano a lavorare, in estate - 01/05/2021

Aldo Baldi

Quando anche i ragazzi andavano a lavorare, in estate
Quanto sto per raccontare sembra che descriva un mondo lontano anni luce, invece si tratta di stralci di vita vissuta, di 50 – 60 anni fa. Vorrei chiarire subito che, anche se le vicende riguardano una persona in particolare, ho ritenuto che potessero ugualmente essere inserite tra i racconti di interesse generale, perché queste storie sono comuni a tanti ragazzi della Pieve, che hanno pressappoco la mia età.
A quei tempi, epoca del boom economico, la situazione sociale era tale per cui c’erano moltissime occasioni di lavoro, per tutti, uomini e donne, sia come dipendenti, sia come liberi professionisti in svariati settori. Montecatini era in un momento di grande attivismo e gli alberghi e gli esercizi commerciali lavoravano a pieno ritmo. In una situazione di questo genere, molti giovani erano attratti dal guadagno, più che dallo studio e, siccome si veniva da un periodo post-bellico, di grandi restrizioni e privazioni, molti genitori consigliavano i loro figli ad andare a lavorare, piuttosto che studiare. Attraeva molto di più potersi comprare vestiti, scarpe, motorini ed automobili, rifarsi la casa, piuttosto che investire nel futuro, andando a scuola e rimandando il guadagno chissà per quanti anni. In questo contesto, anche i ragazzi che andavano a scuola, spesso, durante le vacanze estive, lavoravano, negli alberghi, nei ristoranti, in qualche fabbrica, presso qualche artigiano accondiscendente, in qualche ufficio privato, complice anche il quadro normativo italiano che permetteva che ciò avvenisse, anche se il libretto di lavoro poteva essere ottenuto solo al quindicesimo anno di età. La stragrande quantità di questi lavori erano al nero e la cultura dell’epoca non faceva gridare allo scandalo, per tutto questo.
Anch’io, figlio del periodo, ho vissuto queste esperienze e le racconto perché rivestono un carattere di grande generalità e sono state vissute da tanti miei coetanei,compaesani. Dopo la quinta elementare ho frequentato le scuole medie, anzi la scuola di avviamento al lavoro, perché ai miei tempi la scuola media unificata ancora non c’era ed esistevano: la scuola media e varie scuole di avviamento al lavoro, industriale e commerciale. Questa realtà era frutto dell’epoca, in cui le famiglie avevano in scarsa considerazione lo studio e, fino dalle scuole medie, si tendeva ad avviare i ragazzi in percorsi che permettessero di essere interrotti in ogni momento, con alle spalle qualche rudimento che potesse aiutare nel lavoro; le scuole medie pre-riforma venivano generalmente riservate solo ai ragazzi per i quali si prevedeva il conseguimento di un diploma o addirittura di una laurea.

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